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VETRATE
alla corte di sua maestà la luce

Ho un sentimento di assoluto rispetto per la tecnica del vetro che mi porta a ritenermi sempre onorata nel poterla adoperare. Una volta ultimata l’ideazione artistica e approntato il progetto, dall’opacità della carta da spolvero e dal grigio della mia matita, ha inizio il processo di sublimazione della materia, che questa tecnica permette in un duo tra artista e maître verrier. C’è sempre qualcosa di sconvolgente nel trasformarsi di quei materiali inerti e fragili che sono i vetri nel laboratorio, in una sublime sinfonia di luce e colore, una volta montati sulle finestre. Vedere condiviso il mio stupore con chi osserva ed è invaso anche fisicamente da quella varietà di tinte, mi fa avere fede nell’arte come via di unità tra le persone. E come un maestoso organo barocco sa che senza la potenza dell’aria rimane soltanto un gran bell’oggetto, così ogni vetrata e i suoi artefici sanno che senza sua maestà la luce, le loro qualità resteranno nell’ombra.

Cappella dello Spirito Santo

Cappella Polo di Ricerca Avanzata in Biomedicina e Bioingegneria del Policlinico Universitario Campus Biomedico, 2019

Vetrate artistiche e altare realizzati con la tecnica collage di frammenti di vetro. La Cappella universitaria è in un edificio riservato alla ricerca e iltema sacro è la Pentecoste. Per la decorazione delle due vetrate absidali, dell’altare e delle 23 finestre sulla parete di fondo della cappella, l’artista propone la sua iconica opera Filo rosso che si rivela singolarmente idonea per dare forma al significato. Si fa simbolo del flusso divino-Spirito Santo che a partire dal sacrificio redentivo del Figlio, morto in Croce e risorto (qui nell’altare), ricollega gli uomini al Padre diffondendo nel mondo il loro amore.

I frammenti rossi che lo costituiscono sono simbolo delle persone che si fanno avvolgere e guidare dallo Spirito. Filo rosso appare tra il grano dell’altare e continuando il suo viaggio nelle finestre della cappella, conquista l’uscita per dirigersi oltre.

Chiesa di San Massimiliano Kolbe

Chiesa di San Massimiliano Kolbe, Parco commerciale "Le fontane", Catanzaro, 2009-2010

L’intervento artistico è realizzato con la tecnica del collage di vetro. L’artista - interpellata in fase di costruzione della chiesa - ha curato alcuni aspetti scenografici e liturgici di questo primo esempio in Europa di edificio sacro in un parco commerciale, nonché l’ideazione, la progettazione e la realizzazione delle vetrate così suddivise:

Parete luminosa con funzione di pala d’altare (20 mq circa)
È il fulcro della chiesa ed ha incastonato nel suo centro il tabernacolo. Retroilluminata, la vetrata presenta un roveto che arde senza consumarsi, su un paesaggio roccioso, riferimento biblico (Esodo 3). San Massimiliano Kolbe è in adorazione di quel fenomeno carico di mistero, figura della presenza reale di Cristo nel tabernacolo.

Rosone interno (8 mq circa)
Soluzione scenografica che richiama il rosone della facciata e completa la composizione dell’abside. Il soggetto: nella continuazione del cielo della sottostante scena con San Massimiliano, appare un grande esemplare della famosa Medaglia Miracolosa con l’effige di Maria Immacolata, a cui il santo era particolarmente devoto.

14 finestroni della navata (35 mq circa)
Pensati come un percorso di luce e colore che, dal massimo scuro dell’ingresso, porta verso l’altare, fulcro visivo e simbolico della chiesa, schiarendosi e illuminandosi. Non ci sono elementi figurativi, ma uno studiato mutare di effetti cromatici e timbrici.

Chiesa di San Giovanni Battista in Collatino

Chiesa di San Giovanni Battista al Collatino, Roma, 2003-2007

Una chiesa di periferia degli anni ’60 trasformata in cattedrale attraverso la luce e il colore. Un progetto scenografico monumentale di Paola Grossi Gondi, realizzato con il generoso contributo della popolazione. Simboli ed elementi iconografici dell’arte cristiana per una lettura sempre attuale delle verità di fede. Pagine di una Bibbia di vetro che raccontano, con tecnica millenaria e taglio artistico contemporaneo, la storia di San Giovanni Battista, precursore di Cristo.

Monumentali anche le cifre: 52.000 saldature – 25.000 tessere di vetro –– 15.000 metri di tagli - 7.500 metri di trafilati di piombo - 6.000 ore di lavoro – 600 mq di vetri antisfondamento – 300 mq di vetri artistici - 12 tonnellate di peso complessivo – 5 anni di lavoro – 0 interventi di pittura.