Skip to main content

PUBLIC ART
mettere poesia in una storia

Amo il gioco di squadra e occuparsi di public art amplifica il numero di collaborazioni: anche se non sempre risulta facile trovare la giusta armonia, l’idea di lavorare per tendere ad una meta comune mi appassiona. È come dar vita ad un’opera lirica: nasce da più volontà per la gioia del pubblico ed è tutta dell’artista la responsabilità di mettere poesia in una storia. In un certo senso quello sociale è un ruolo proprio dell’artista, che ha la facoltà col suo lavoro di elevare e portare armonia anche in contesti che non la hanno.
Rifletto spesso sull’importanza che ha l’arte per il bene dello spirito umano e alla profonda frustrazione e fallimento dell’artista quando manca al suo ruolo. Penso che talvolta il pubblico debba essere più esigente e critico e non subire tutto ciò che gli viene spacciato per arte; in teatro, almeno nel passato, se un’opera non piaceva, gli spettatori sapevano farsi sentire…

FORME all'ospedale

2011 FORME / titolo serie: Napoli e arcipelago Campano©. Site specific - IV piano Ovest Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Roma
Silhouettes in PVC dipinto ad aria compressa

La silhouette è una forma espressiva essenziale di antichissima tradizione e di immediata capacità evocativa. Paola Grossi Gondi ne sfrutta la potenzialità creativa per trasformare le pareti in racconti. Nascono FORME©: sinuosi profili che ritagliano la materia, definiscono pieni e vuoti, suggeriscono prospettive e creano armoniosi giochi di luce ed ombra sulle pareti. Disponibili nuove serie su ordinazione.

Chiamata dal Policlinico Universitario Campus Bio Medico per creare una soluzione artistica al servizio della persona nei 250 metri di un reparto, l'artista propone FORME e crea la serie site specific “Napoli e arcipelago Campano©”: silhouettes tridimensionali per suggerire l’idea di viaggio in nave, immaginare i corridoi come ponti, le pareti come vedute e le stanze come cabine. I colori, grigio ed ocra, si armonizzano con l’ambiente ed il materiale, ignifugo e lavabile, è idoneo alle esigenze ospedaliere. Il salotto d’attesa è pensato come l’inizio del viaggio con il panorama del golfo visto dalla terraferma. Inoltrandosi nel reparto,  appaiono scene di navigazione e di vita di mare. Alla control infermieristica siamo a Capri: faraglioni, giardini e panorami, evocano ricordi e innescano il desiderio di essere lì.

Filo Rosso al Museo

Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma

2013 Filo rosso GNAM © - tratti 1,2,3,4,5 - Site specific - La Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma. Installazione permanente.
Scultura in acciaio, fibra di vetro e pittura.

L’iconica opera Filo rosso viene presentata al mondo dell’arte nel 2013, con l’acquisto di 5 tratti del suo tragitto da parte del Ministero dei Beni Culturali per l’ingresso della Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma. Si presenta come una scultura tubolare sinuosa, laccata di rosso, che librandosi nello spazio per 50 metri, “cuce” tra loro pareti e pavimento della hall, fino a scomparire nel lucernario.

Della collezione permanente del prestigioso museo italiano, quei tratti di Filo rosso rappresentano l’amore per l’arte, che accomuna e unisce nella diversità; nella fattispecie unisce i diversi stili artistici, le epoche storiche, l’ispirazione creativa e le tecniche espressive, gli artisti tra loro, il pubblico e le opere.


L’artista pensa l’opera al museo come l’inizio di un cammino costituito da nuovi tratti in altri siti pubblici e luoghi privati, per propagare l’idea di unità che Filo rosso porta con sé. Anima d’acciaio, texture in fibra, misura fuori scala e un arcaico filo diventa iconica opera d’arte. La concretezza della scultura trasmette forza, riporta al reale. Il lungo percorso di Filo rosso, che è un simbolo di unità e amore, è fatto di tratti scultorei: nuove installazioni che si diffondono dal museo nelle piazze a suggerire bellezza; nei giardini a dialogare con la natura, nei luoghi di sofferenza come presenza incoraggiante e ovunque viva la gente.

Palazzo della Pilotta, Parma

2014 Filo rosso Pilotta© - Site specific - Complesso monumentale della Pilotta, Parma. Progetto di installazione permanente.      



La Direzione invita l’artista allo studio di tratti di Filo rosso come opera contemporanea di richiamo all’unità di storia, collezioni, tesori Farnese che separati nel tempo, hanno ritrovato oggi l’origine comune in un centro culturale e scientifico a disposizione del pubblico.   
Il progetto   ipotizza un lungo percorso di Filo rosso scultura che dallo scalone comune, collega in maniera leggiadra e armonica il Museo Nazionale Archeologico, la Galleria nazionale di Parma, la Biblioteca Palatina e il Teatro Farnese.

Filo rosso all'aperto

2019 Filo rosso Meeting© - site specific – Rimini - progetto di installazione temporanea in occasione del 40° Meeting per l’amicizia tra i popoli.
Viene invitata l’artista allo studio di installazione temporanea di tratti di Filo rosso nei luoghi esterni della fiera, a motivo del suo forte richiamo iconico all’unità, fine principale di quegli eventi internazionali.

2020 Filo rosso Palermo East Coast© - site specific - progetto di installazione temporanea di 250 metri.
La volontà di una rinascita culturale nella costa est di Palermo, avvia il progetto di una grande mostra per attirare in quella zona della città il pubblico interesse: “Legati da un Filo rosso, Creatività e armonia Roberto Capucci e Paola Grossi Gondi”, dove una monumentale installazione di Filo rosso cuce per 250 metri la città, passando per la porta Felice e sparendo tra le arcate del Loggiato S.Bartolomeo; lì, in un effetto scenografico mozzafiato, si intravedono rossi abiti scultura del maestro Capucci, legato a Paola Grossi Gondi da grande amicizia e affinità artistiche.

Via Crucis a Teatro

2011 Via Crucis - proiezione di 14 tavole di Paola Grossi Gondi - Teatro San Carlo di Napoli; Auditorium Parco della Musica, Roma; Teatro dei Rozzi, Siena.

Il compositore Franz Liszt fece stampare sulla copertina della sua opera Via Crucis -per coro, soli e pianoforte- un’incisione della Crocifissione opera di Dürer.

Per volontà del M° Michele Campanella si è rinnovata l’idea di associare emozioni sonore e visive chiedendo a Paola Grossi Gondi la proiezione della sua Via Crucis in bianco e nero per favorire durante il concerto la completa immersione sensoriale nel mistero del dolore di Cristo che si fa bellezza redentrice.