Restyling Cappella CESA
Fondazione Alberto Sordi - 2007
Via Alvaro del Portillo, 5 - Roma
Dove l’architetto si ferma, lo scenografo entra in azione.
Una cappella preesistente, caratterizzata da elementi decorativi trompe l’oeil effetto legno. Una piccola aula rettangolare ed un’abside semicircolare con immagine mariana al centro; finestre che danno su un’ala della clinica voluta dall’attore Alberto Sordi.
La committenza chiede di inserire il tabernacolo in quella situazione architettonica, senza voler rifare radicali interventi di interior. Se la condizione non è congeniale agli architetti contattati, lo è per Paola Grossi Gondi, che da scenografa trasforma la cappella in una piccola chiesa con interventi semplici e originali.
Sfrutta il linguaggio del finto legno per realizzare pezzi di vero intarsio ligneo di altissimo artigianato: la preziosa porta del tabernacolo, che mostra la prospettiva dell’interno di una teca in cui si vede una pisside con croce in madreperla; le 14 formelle con le stazioni della Via Crucis, dalla composizione geometrica.
Nell’abside crea la suggestione della profondità che non c’è, con due quinte in vetro retroilluminato che riprendono le linee del paesaggio. Al centro, tra le quinte crea un’edicola votiva campestre: un elemento prismatico in pietra marmorea con semplice cornice dove incastona il tabernacolo. Mette vetro tipo alabastro alle finestre e la luce naturale filtra dorando l’ambiente. Cura anche il design degli arredi sacri progettando l’altare in pendant con l’edicola del tabernacolo; lampade, candelieri, croce, ambone, seggio in ferro, in un classico e lineare stile da campo.